Lei è la diva del momento, nonché una delle donne più belle di Hollywood. Lui è il fortunato che l’ha sposata. Margot Robbie e Tom Ackerley sono convolati a nozze nel 2016, con una cerimonia privata sulla Gold Coast australiana. Entrambi molto attenti a tutelare la propria privacy, hanno insolitamente rilasciato un’intervista al Sunday Times, in cui hanno confidato una particolare abitudine di coppia.
L’occasione per l’intervista riguarda la recente svolta professionale dell’attrice e produttrice. La star di Barbie e suo marito, infatti, hanno appena fondato con tre amici l’etichetta di gin Papa Salt. Non è la prima volta che i due, oltre che coniugi, diventano soci in affari. Tom Acklerley è al timone anche della casa di produzione LuckyChap. Quest’ultima è nata nel 2014 dal sodalizio tra Robbie, suo marito e Sophia Kerr. Da allora ha prodotto, tra gli altri, i film Tonya, Birds of Prey e il già citato blockbuster sulla bambola Mattel.
L’imprenditore inglese, intercettato dal Times, ha speso parole molto affettuose nei confronti della splendida moglie. Quando gli è stato chiesto come fanno a separare affari e piacere, Tom ha svelato che lui e Margot hanno l’abitudine di trascorrere “24 ore al giorno” insieme.
È perfetto. Non abbiamo la possibilità di attivare e disattivare l’interruttore. È diventato tutto una cosa sola.
Ha poi scherzato, aggiungendo che “si sente un australiano onorario” e “Margot si sente un’inglese onoraria”. L’unico motivo di scontro è “se siano migliori i Tim Tam o i Penguins”, ovvero gli snack dei rispettivi paesi d’origine. Gli sarebbe piaciuto, inoltre, che ci fosse una maggiore rivalità sportiva tra Australia e Inghilterra.
Complicità, affiatamento e desiderio di stare insieme sono dunque la ricetta segreta che da sette anni fa funzionare a gonfie vele il loro matrimonio. Certo, per qualcuno, il pensiero di stare continuamente appiccicati potrà suonare soffocante o tutt’altro che appetibile. La verità è che nei rapporti non esistono regole universali: ciò che non è adatto ad una coppia, potrebbe essere il segreto della felicità di un’altra.
Quanto al neonato marchio di gin, l’attrice ha tracciato un divertente paragone tra quest’ultima iniziativa e l’industria cinematografica. In entrambi i casi, l’obiettivo è vendere “un’idea” e, a suo dire, sarà molto più semplice promuovere Papa Salt.
Non hai idea di quanto incasserà [un film,ndr], chi lo vedrà, se lo vedrà o come verrà accolto. Questo sembra molto più semplice, è più facile prevedere le cose. Puoi disporlo su un foglio di calcolo in un modo in cui non puoi esporre l’idea di un film.