Nicole Kidman odiava il suo corpo: una telefonata ha cambiato tutto

Chiara Carnà
  • Laureata in lettere e filosofia
  • Esperta in cinema e televisione
18/09/2024

Nicole Kidman odiava il suo corpo: una telefonata ha cambiato tutto

C’è stato un tempo in cui persino Nicole Kidman era insicura del proprio aspetto. L’attrice ha ammesso che, da piccola, avrebbe voluto avere un corpo completamente diverso.

È una delle donne più belle ed ammirate di Hollywood e il suo carisma va di pari passo con il talento davanti alla macchina da presa. Siamo abituati a vedere Nicole Kidman sfilare sui red carpet di tutto il mondo splendida e sicura di sé (recentemente ha incantato la Mostra del Cinema di Venezia) e interpretare donne forti e tenaci. Tuttavia, la vincitrice del Premio Oscar ci ha messo del tempo per apprezzare il proprio aspetto.

Andiamo con ordine. L’attrice è protagonista della nuova serie di documentari di Hulu, In Vogue: The 90s. Un progetto che offre agli spettatori uno sguardo dall’interno allo scintillante mondo della moda. Il tutto, durante il decennio del grunge e delle top model, attraverso la storia della rivista Vogue e della sua iconica direttrice Anna Wintour.

Nicole Kidman ha parlato apertamente delle proprie insicurezze agganciandosi al terzo episodio della serie, che vede protagonista John Galliano. Lo stilista inglese, dopo aver curato il look della principessa Diana al Met Gala del 1996, voleva fare un altro grande passo avanti nel mondo della moda, e contattò proprio la diva. Fu Nicole la celebrità ad indossare la successiva creazione di Galliano, disegnata per lei in vista della notte degli Oscar del 1997.

Nicole Kidman confessa: “Presa in giro per l’altezza”

La star di Moulin Rouge! ha rivelato cosa le passò per la testa quando Galliano la contattò, cogliendo l’occasione per confidare alcune insicurezze giovanili legati alla sua immagine. Non riusciva a credere che un artista della moda volesse disegnare qualcosa su misura per lei.

Per tutta la vita ho sognato di essere alta 1,57 m e formosa e, all’improvviso, essere alta 1,80 m e completamente magra e con il petto piatto è stato come: ‘Fantastico, possiamo vestirti’.

Ad alimentare le sue perplessità, sono stati anche episodi spiacevoli della sua infanzia, in cui è stata canzonata da alcuni coetanei proprio per via della sua altezza.

Voglio dire, ero una ragazza dai capelli rossi e dalla pelle chiara, alta quasi 1,80 m all’età di 14 anni. Mi prendevano in giro, e non era gentile. Quindi, ogni volta che mi veniva dato accesso a quel mondo intero [quello della moda, ndr], ti sentivi come una ragazzina a cui era stata data la possibilità di entrare in questo tipo di mondo fantastico.

Infine, ha fatto cenno al rispetto e all’ammirazione che ha sempre nutrito per coloro che avevano definito il proprio stile con la guida di grandi stilisti e organizzando importanti collaborazioni col mondo della moda. “Sono cresciuta guardando Audrey Hepburn, Katharine Hepburn e Grace Kelly – ha raccontato – tutte queste donne il cui stile è stato creato con gli stilisti a cui sono affiliate. Adoravano la moda. Quindi ricordo di aver pensato, ma ovviamente: ‘Questo dovrebbe essere portato a Hollywood ora. Dovremmo indossare i modelli realizzati in questi splendidi piccoli saloni a Parigi’. Perché è quello che facevano una volta, quindi perché non lo facciamo ancora?”

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