Tiziano Coiro, ex allievo di Emanuel Lo ad Amici di Maria De Filippi, ha avuto già modo di raccontare l’origine del suo nome d’arte, “Kumo“. E’ stato un nome attribuito da una sua amica amante del Giappone e ha un’origine drammatica, ovvero risale a quando Tiziano ebbe un terribile incidente in moto. Lui, racconta, vide dei ragni nella stanza dove si trovava a lottare per tornare alla sua vita e da allora ha fatto suo quel nome. Intervistato da Lorella Cuccarini a “Dimmi di te“, rubrica Youtube dell’ex showgirl, il ragazzo ha modo di parlare della sua storia.
Amici, Kumo racconta: “Oggi sono molto felice”
“E’ stato proprio il momento più basso e allo stesso tempo il più alto che ho toccato proprio, penso, fino ad ora, perché non si sa mai, la vita è lunga. […] Quello è stato il mio punto più basso. Però da lì ho fatto una salita veramente grande, perché dopo quell’incidente mi sono trasferito a Milano, mi sono iscritto in accademia, ho fatto tre anni belli fullout ogni giorno a studiare hip hop e tutte le discipline, poi neanche ho finito l’accademia che mi sono diplomato mia sorella mi ha fatto fare i casting, sono entrato e… fino a oggi sono molto felice del mio percorso.” Sono parole importante e dense di significato, quelle rilasciate dal ballerino.
“Prima avevo paura di affrontare le cose”, il racconto di Kumo
Quanto è cambiato Kumo grazie ad Amici? E’ presto detto: “Prima ero molto più silenzioso, molto di più. Ora, invece, vedo proprio che mi piace parlare con le persone, cerco proprio una condivisione di pensieri. […] Prima avevo paura di affrontare molte cose, nel senso che quando mi si poneva un problema o una situazione di fronte, facevo difficoltà a prendere forza e ad affrontarla. Ora, invece, ho la situazione di fronte, automaticamente mi viene direttamente di andare, perché lì dentro è successo sempre così. Infatti all’inizio ero in difficoltà, poi man mano è diventata naturalezza e ora fa parte del mio carattere.”
Amici, Kumo lo ammette: “Mi accetto di più”
Il cambiamento caratteriale ha avuto anche degli effetti sul ballo. Ecco cosa ha spiegato Tiziano: “Questa cosa mi ha influenzato nell’arte, nella danza, sono proprio più sicuro e poi mi accetto di più io, nel senso, magari, prima a livello di danza rimanevo un prototipo di ballerino, perché sapevo che in quell’essere prototipo di ballerino io stavo bene con me stesso e sapevo che anche fuori “piacevo”, dopo, invece, ho iniziato a vedere che: ‘Ah, posso fare questo, posso quest’altro, questo mi riesce bene, questo un po’ meno però posso farlo… questo? Lo so già fare, incredibile, come è possibile che prima non lo facevo? ‘ Quindi scoprivo cose che magari già avevo dentro però non avevo mai sbloccato e cose su cui, invece, ho dovuto lavorare.”
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