Nelle ultime ore con una storia su Instagram l’influencer Chiara Ferragni ha aggiornato i suoi follower. L’imprenditrice digitale ha fatto sapere che le società a cui fa capo, la TBS Crew e la Fenice Srl, hanno inserito all’interno dei loro siti una sezione informativa. Lì verranno elencate le “Attività benefiche” con tutte le informazioni relative alle finalità benefiche svolte.
Dopo il caso dei pandori solidali Balocco Chiara Ferragni ha rivoluzionato la sua immagine, soprattutto sui social, nonché la sua carriera. L’imprenditrice digitale ha fatto sapere con una Instagram story che le società a cui fa capo hanno inserito all’interno dei siti ufficiali una sezione informativa dedicata alle attività benefiche svolte. Lo scorso gennaio è stato approvato in Cdm il ddl Ferragni che include delle regole per fare beneficienza in Italia.
Chiara Ferragni obbligata ad avere una sezione “Attività benefiche” sui suoi siti
Quanto mi è accaduto, mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali
Così aveva commentato l’imprenditrice digitale il nuovo provvedimento. Nelle ultime ore l’influencer ha condiviso una nota sul suo profilo Instagram che annuncia come sia possibile consultare tutte le attività svolte dalle aziende a cui fa capo.
Le società TBS Crew Srl e Fenice Srl comunicano di aver creato, all’interno dei rispettivi siti web, www.TheBlondeSalad.com e www.ChiaraFerragnibrand.com, una sezione informativa ‘Attività benefiche’ esclusivamente dedicata ad approfondire i dettagli di tutte le iniziative con finalità benefiche che le stesse dovessero svolgere. Questa sezione verrà aggiornata con le informazioni ricevute dai soggetti destinatari sugli andamenti e i risultati conseguiti con tali iniziative. Nella sezione ‘Attività benefiche’ troverete pubblicate anche alcune informazioni relative all’impresa sociale “I bambini delle fate” e alla devoluzione effettuata da TBS Crew Srl e Fenice Srl, in data 28 agosto 2024, a favore della stessa
Il provvedimento è stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso gennaio. Il ddl include tutte le regole per fare beneficenza in Italia. E’ stato proprio il caso Ferragni a rendere necessario il ddl, il cui testo è composto da quattro articoli. Questi stabiliscono cosa è tenuto a fare il produttore che desidera fare beneficenza. Inoltre sono state chiarite sia le modalità che i tempi di comunicazione all’Autorità garante per il mercato e la concorrenza e le sanzioni vanno dai 5 ai 50mila euro di multa. E’ anche stato stabilito, inoltre, che il 50% del ricavato dalle eventuali sanzioni servirà a nuove iniziative solidaristiche.
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