Nelle ultime ore erano circolate delle indiscrezioni in merito all’imprenditrice digitale Chiara Ferragni secondo cui lei e l’ex marito Fedez fossero riusciti a trovare un accordo in merito alla loro separazione e al mantenimento dei loro figli. I suoi legali hanno scelto di intervenire per fare chiarezza e svelare come stanno effettivamente le cose. Scopriamolo insieme.
Chiara Ferragni, parla il suo avvocato: “Non c’è nessun accordo”
Negli ultimi giorni si è parlato a lungo della separazione tra Chiara Ferragni e Fedez e di come i due ex coniugi avessero trovato un accordo pacifico sia riguardante il mantenimento dei piccoli Leone e Vittoria che per il loro divorzio. Secondo l’Ansia l’affidamento dei figli sarebbe spettato ad entrambi “con frequentazione pressocché paritetica con ciascuno di loro“. L’avvocato dell’imprenditrice digitale Daniela Missagli ci ha tenuto a smentire le indiscrezioni e fare chiarezza. Con una nota indirizzata ad Ansa ha smentito il contenuto dell’articolo in cui si parlava di una separazione pacifica e di comune accordo.
In qualità di avvocato della Signora Chiara Ferragni e con riferimento alle notizie pubblicate in data 5 ottobre 2024 dal Vostro sito nell’articolo intitolato ‘L’addio pacifico dei Ferragnez, presto l’istanza di separazione’, sono a smentire il contenuto del medesimo, frutto di inverificate illazioni relative a trattative riservate tutt’ora in essere fra le parti, coperte da segreto e non divulgabili
Il legale Daniela Missaglia ha così precisato che tra l’influencer e il suo ex marito Fedez non c’è alcun accordo in merito alla loro separazione e sulla gestione dei figli. “Ad oggi non sussiste alcun accordo fra i coniugi“, ha scritto l’avvocato. Poi ha proseguito dicendo: “Tanto più in ordine ad un asserito quanto inveritiero collocamento ‘pressoché paritetico’ della prole. Fermo l’impegno dei rispettivi legali di raggiungere una compiuta intesa“.
La nota dell’avvocato prosegue poi con un invito a non dare importanza alle notizie non ufficiali in quanto potrebbero compromettere l’esito della trattativa. “Diffido, pertanto, gli organi di stampa dal riprodurre notizie attinte da fonti non ufficiali, compromettendo il buon esito delle trattative“, ha chiosato.