Come succede nei divorzi tra le persone, anche per quanto riguarda quello tra Fabio Fazio e la Rai ci sono ancora dei nodi importanti da sciogliere. L’addio come dipendente della tv di Stato dopo 40 anni, ha dato il via ad una lunga fila di uscite. Da Lucia Annunziata a Bianca Berlinguer, tutti professionisti di una determinata ala politica, checché se ne dica – che hanno visto dopo anni, o non rinnovato il contratto o i propri programmi in palinsesto, portando inevitabilmente a rassegnare le dimissioni.
La ‘mandrakata’ di Fazio sta nell’aver agguantato la liana lanciata da Discovery prima che si spezzasse la propria. Infatti, il canale concorrente che vede già tra i suoi protetti il collega Maurizio Crozza, si è fatto avanti offrendo al giornalista di far veleggiare il suo Che Tempo che Fa su La7. Proposta accettata alla modica somma 2.5 milioni di euro netti all’anno, per un totale di 10 milioni di euro per quattro anni. Un guadagno di 900mila euro l’anno in più rispetto alla Rai.
Fabio Fazio e la questione social: la Rai tiene in ‘ostaggio’ gli account di Che Tempo che fa
Salutando Viale Mazzini, Fazio ha lanciato un però una stoccata che qualcuno si deve esser segnato.
Negli anni scorsi ho sperimentato sulla mia pelle che cosa vuol dire essere adoperato come terreno di scontro senza alcuna possibilità di difesa se non quella dei risultati del proprio lavoro. Anche se servono a poco o a niente, soverchiati come sono dalla potenza di fuoco che ti viene scaricata addosso. La sensazione di essere merce pericolosa e non una risorsa della propria azienda non è gradevole. Il mio lavoro consiste nel fare televisione e non nel cercare un faticoso equilibrio con questo o quell’esponente politico a cui chiedere aiuto.
Infatti è sorto un nuovo problema e pare che la Rai non voglia chiudere un occhio. Dal 15 Ottobre rivedremo una nuova versione di Che tempo che fa, che ha mantenuto il suo nome in quanto Fazio detiene la proprietà del marchio del programma dal 2007. Ma ben altra questione è, invece, la gestione dei social. Già perchè il programma contava 560 mila followers su Twitter, 2 milioni di followers su Facebook e 600 mila su Instagram. Contava perchè i profili sono di proprietà della Rai che ha già chiuso i primi due e sul terzo ha sostituito la foto di Fazio con il proprio logo. Oltre a modificare la didascalia in: Archivio del programma Rai stagioni 2020 2023.
Su questa ripicca, si è pronunciata la ‘valletta’ Filippa Lagerback che ha commentato:
Ditemi a cosa servono le pagine social che non saranno attive, ma solo di archivio.
Non è passato troppo da tale considerazione che è arrivata la replica della Rai:
In merito a quanto riportato nell’articolo “Rai si tiene le pagine social di CTCF, Lagerback e Fazio polemici: A che serve?” si precisa che l’azienda sta procedendo a chiudere tutti i profili social di CTCF in quanto di sua proprietà. Questa procedura, non essendo immediata, ha reso necessario come passaggio intermedio rendere evidente che i profili e le stesse pagine si riferiscono esclusivamente alle vecchie edizioni della produzione in onda fino a giugno 2023 su Rai3.
Insomma un bello smacco a Fazio, riuscirà a creare nuove pagine e risalire la china? Lo scopriremo da metà ottobre.