Il rapper di Rozzano Fedez è stato ospite a La Zanzara da Giuseppe Cruciani e per la prima volta ha commentato l’arresto dei suoi bodyguard e dell’amico Luca Lucci. Quello che è stato definito il “caso ultrà” ha riempito le pagine di cronaca per diverse settimane. Fino a questo momento il cantante non aveva rilasciato dichiarazioni sulla vicenda giudiziaria.
Fedez parla per la prima volta del caso ultrà: “Era mio amico, io non tradisco gli amici”
Fedez è stato ospite a La Zanzara, il programma radiofonico di Giuseppe Cruciani. Oltre ad aver presentato il suo nuovo podcast Pulp ha risposto anche ad alcune domande scomode che da diverse mesi in molti gli volevano porre. Cruciani è riuscito a far aprire il cantante sia sull’ex moglie Chiara Ferragni e il suo nuovo flirt che sul tanto chiacchierato caso ultrà. L’inchiesta ha portato all’arresto dei suoi bodyguard e dell’amico Luca Lucci.
“Lo incontreresti di nuovo il capo ultrà Lucci?“, ha chiesto Giuseppe Cruciani al rapper. “Era un mio amico e in quanto mio amico, io non tradisco le amicizie“, ha replicato schietto il cantante. Sollecitato dal conduttore de La Zanzara ha approfondito il discorso.
Io lo rincontrerei! Non esiste il reato di cattiva frequentazione e non abbiamo fatto nulla di male. Io non ricopro una carica pubblica, non sono un sindaco, non sono un parlamentare, non sono un senatore. Quindi se non commetto dei reati frequento chi ca**o voglio. Poi se qualcuno vuole venirmi a fare la morale è un discorso di moralismo e non mi compete e non mi interessa
“Chiunque ti mette in mezzo sulla vicenda degli ultrà, degli affari degli ultrà, lo fa a sproposito perché tu non c’entri un ca**o?“, ha incalzato Giuseppe Cruciani. “Io credo che sia oggettivo che il mio nome compare 47 volte in un’ordinanza di custodia cautelare in cui non si ravvisano reati“, ha dichiarato il rapper. Poi ha proseguito sostenendo che: “Ci sono delle intercettazioni mie personali dove parlo dei ca**i miei che non hanno alcuna valenza legale. La mia domanda è: il mio nome è stato inserito per quale ca**o di motivo?“. Il cantante ci ha tenuto a sottolineare come per la Procura lui non abbia commesso alcun tipo di reato, nonostante nelle intercettazioni cerchi un aiuto per far inserire la sua bibita energetica all’interno degli stadi.
Giuseppe Cruciani, però, l’ha rimproverato in quanto ritiene che chi arrivi a un determinato livello di popolarità dovrebbe essere più attento alle sue frequentazioni e alle amicizie. Frequentare “chiunque”, infatti, potrebbe pregiudicare la sua immagine.
Sì, però io frequentavo un pregiudicato che era agli arresti domiciliari e un magistrato di sorveglianza gli aveva dato i permessi addirittura per andare allo stadio. Era un detenuto modello. Quello che vedevo io era un pregiudicato che si stava reinserendo nella società. Quello che ho visto io, poi io non posso sapere che cazzo facesse nel suo privato