Lorenzo Spolverato, nel corso della puntata di lunedì sera del Grande Fratello, ha deciso di rivelare la verità sul suo passato raccontando cosa gli sarebbe accaduto a quindici anni che lo avrebbe poi segnato negli anni a seguire e gli avrebbe causato tanto dolore e sofferenza.
Ecco le sue parole: “A 15 anni sono entrato a far parte nel modo del tutto inconsapevole, di alcune bande che ai tempi c’erano e venivo costantemente obbligato a fare delle cose, non venivo lasciato stare. I primi momenti riuscivo a tornare a casa dopo scuola e chiudermi in camera, ma non funzionava così tutti i giorni. Avrei voluto lasciarmi quel mondo alle spalle, ma non potevo, non riuscivo a tirarmi fuori e mi sentivo in colpa con me stesso e i miei genitori che non sono a conoscenza di tutto ciò. Loro mi venivano a prendere a scuola e non potevo andare da nessun’altra parte, in dei capannoni in mezzo ai campi, in cui c’era il raduno di questa banda. Erano tutti più grandi e mi obbligavano a fare delle cose, delle missioni da portare a termine reati, a rubare, tanti episodi di violenza fatti e ricevuti. Si rivolgevano a me perché ero veloce, bravo e non mi lamentavo. Mi promettevano dei soldi che non sono mai arrivati. Se la missione non veniva compiuta, mi picchiavano, sono successe anche altre cose con le ragazzine che frequentavo… mi legavano, mi bloccavano, mi picchiavano e picchiavano le ragazze con cui stavo“.
Grande Fratello, Beatrice Luzzi interviene sul racconto di Lorenzo
Dopo il racconto del modello milanese, sulla questione sono intervenute le due opinioniste. Cesara Buonamici ha asserito che secondo lei è compito delle famiglie doversi fare carico di questi tipi di problemi e cercare di aiutare i propri figli. Beatrice Luzzi, invece, non si è trovata d’accordo con il pensiero della collega, sottolineando come spetterebbe allo Stato il compito di assicurare la sicurezza nei territori.
A distanza di ore dalla puntata del GF, l’attrice è poi nuovamente intervenuta sulla questione e in un post pubblicato su X, ci ha tenuto a chiarire la sua posizione e a dire la sua su un argomento così delicato.
Ecco che cosa ha detto: “Mi dispiace dover trattare un tema così delicato in un giorno di festa, ma non posso esimermi dal riprendere qui, sul mio profilo, un argomento che ieri in diretta non si è avuto modo di approfondire. Se si parla di capannoni abbandonati, infestati da bande armate, non si può liquidare la questione delegandone alle famiglie la risoluzione. Le famiglie non arrivano a fine mese, i genitori si spaccano la schiena dalla mattina alla sera, devono occuparsi di spese, pranzi, cene, emergenze continue e non possono certo fare irruzione nei capannoni per recuperare i propri figli, né si può pretendere che abbiano la libertà di andarli a prendere a scuola ogni giorno del liceo, né si può pretendere che vadano a fare denuncia per poi trovarsi bersaglio di ritorsioni. Quello è il compito delle forze dell’ordine che ognuno di noi contribuisce a mantenere pagando le tasse. Si parla tanto di Sicurezza: ebbene questo è il caso di pretenderla. Dobbiamo pretendere che il nostro Stato assicuri la sicurezza nei propri territori, soprattutto quando si parla dei nostri giovani“.
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