L’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis è tornato sui social per aggiornare i suoi follower. Il giornalista è stato dimesso dall’ospedale dopo un ricovero più lungo di una settimana a causa di una grave polmonite. Non appena tornato a casa dovrà proseguire con le cure e ci ha tenuto a ringraziare tutte le persone che gli sono state vicine.
Nicolò De Devitiis torna a casa dopo il ricovero: “Devo continuare le cure”
Nicolò De Devitiis è conosciuto per essere un inviato de Le Iene ed è noto sui social con l’account Divanoletto. Dopo aver annunciato lo scorso 19 luglio di essere ricoverato in ospedale, è tornato a far parlare di sé. Dopo ben 8 giorni in un letto d’ospedale è stato dimesso. Il giornalista dovrà continuare a seguire una terapia e nel nuovo post sui social ha svelato come ha scoperto di avere una “grave polmonite”.
E alla fine è capitato. Mi sono dovuto fermare, il corpo me l’ha imposto. Ero su un set a registrare una pubblicità, sudavo freddo, ma finisco e torno a casa: 40 di febbre. Erano anni, decenni, che non mi capitava
Così è iniziato il lungo messaggio che ha condiviso su Instagram il giornalista. L’inviato de Le Iene ha spiegato come si è reso conto di avere i primi sintomi della polmonite. “Per qualche giorno continua febbre e tosse, così, prima di dover andare a presentare un evento a Napoli, per scrupolo vado a farmi una visita“, ha raccontato. Nicolò ha ammesso che fin troppe volte nella vita non si fa abbastanza prevenzione e ha incitato i suoi follower a fare più attenzione alla propria salute. De Devitiis si è recato dal suo pneumologo che gli ha richiesto una tac.
“Eccallà. Poco dopo esco: polmonite grave (ve la dico male: tutti abbiamo un indice di polmonite che oscilla tra i -5 e 5, io lo avevo a 212 (azz.)“, ha proseguito il giornalista. Poi ha voluto ringraziare le persone che l’hanno supportato nonostante i suoi sbalzi d’umore e ha ringraziato i dottori che si sono presi cura di lui e hanno sopportato “la mia cassa con la musica sparata h24“. Dopo otto giorni di ricovero può finalmente tornare a casa, ma dovrà continuare con la terapia per altri 10 giorni. “Il più è fatto, grazie per tutto l’affetto arrivato da ogni parte. Non so cosa siamo, ma siamo qualcosa. Vi voglio bene“, ha concluso.
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