Erano usciti insieme dal falò di confronto a Temptation Island perché decisi a darsi un’ultima possibilità. Ma a distanza di qualche mese, Jenny Guardiano e Tony Renda si sono lasciati prendendo così due strade diverse. A decidere di porre fine alla loro relazione è stata la ragazza dopo aver ricevuto le ennesime segnalazioni su presunti tradimenti o mancanze di rispetto da parte del dj.
Nel frattempo, Jenny ha anche vissuto un momento molto delicato e difficile a causa della recente scomparsa del padre da tempo gravemente malato.
L’ex protagonista del reality delle tentazioni è tornata a parlare della fine della storia con l’ex fidanzato e della malattia del padre nel corso di un’intervista rilasciata a Verissimo da Silvia Toffanin.
Temptation Island, Jenny sulla fine della storia con l’ex
Jenny Guardiano, ieri pomeriggio, è stata ospite da Silvia Toffanin a Verissimo dove è tornata a parlare della fine della storia con Tony Renda e dei motivi che l’hanno portata a prendere una decisione definitiva.
Ecco le sue parole: “Ho passato un brutto periodo, sicuramente questo periodo non ha giovato, e alla fine, quando la storia è finita, ho saputo anche di alcune cose. Ho avuto delle segnalazioni. Segnalazioni che durante le serate magari invitava le ragazze nei dopo serata, oppure mi hanno inviato dei messaggi, dove lui chiedeva il numero alle ragazze, ‘dammi il tuo numero che quando sono in zona ti chiamo, vieni in serata con me’, e io penso che non sia rispettoso perché io sono a casa che ti aspetto, e mi sono sentita in questi ultimi tempi un po’ lo zimbello che accettava, pur di stargli vicino, pur di non perderlo, io penso che si sia innescato un meccanismo tossico tra noi due“.
Ha poi continuato parlando anche della recente scomparsa del padre: “Poi mio padre da tempo era in un hospice, ogni tanto prendevo l’aereo e andavo su a trovarlo. Un giorno ero lì e poi dovevo tornare in Sicilia da Tony e mio papà mi diceva ‘resta ancor aun po’, lui non stava più bene. Io sono tornata da Tony e mio zio mi ha chiamata pochi giorni dopo dicendomi che papà non c’era più. Quando mio padre è m0rto io non c’ero. In quel momento ero con Tony perché l’ho sempre messo al primo posto. Tony non accettava tanto che io stessi accanto a mio padre nel suo fine vita, la poneva in un modo particolare mi diceva: “Lui non c’è sempre stato per te. Poi non voglio che tu veda cose brutte”. Mi sento in colpa perché volevo essere lì. Forse mio padre voleva che non vedessi. Tony non è venuto al funerale di mio padre. Abbiamo avuto anche un litigio in cui lui è esploso“.
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