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Fabio Fazio: le dichiarazioni dopo la puntata e la difesa di Francesca Fagnani

Fabio Fazio: le dichiarazioni dopo la puntata e la difesa di Francesca Fagnani
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All’indomani dell’addio alla Rai, Fabio Fazio amplia le motivazioni della sua scelta, rilasciando un’intervista a Oggi. Tra i vari colleghi che hanno supportato il conduttore, anche la ‘belva’ per eccellenza: Francesca Fagnani.


La scorsa settimana si è conclusa con l’annuncio ufficiale della fine del contratto in Rai da parte del diretto interessato, Fabio Fazio. Che il destino del conduttore di Che tempo che fa fosse appeso ad un filo molto sottile, lo si sapeva già da un mese, quando, all’interno del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini, c’era stato l’addio di Carlo Fuortes. Il cambio di nomine e l’arrivo di Roberto Sergio come amministratore delegato, legato al nuovo governo, aveva già fatto intuire un cambio di passo e una probabile chiusura dell’esperienza di Fazio in Rai.

Nessun ridimensionamento o cambio di canale, a dire di Fazio, non è scattato nemmeno un inizio di trattativa in vista della scadenza contratto. Così si è visto costretto a dire ‘addio’ a ‘mamma Rai’ per i lidi di Discovery, dove è già migrato Maurizio Crozza, accompagnato dalla comica Luciana Littizzetto, la cui amicizia li lega da anni.

Fabio Fazio le dichiarazioni post puntata: “Nessun vittimismo e nessun martirologio”

Intervistato nella rubrica Senza impegno del settimanale Oggi, Fazio ha spiegato in maniera più estesa le motivazioni dell’addio, partendo da un punto fondamentale: non si sente vittima. Questa è l’occasione per chiudere – almeno per 4 anni – un capitolo importante della sua vita lavorativa ma al tempo stesso continuarla su un’altra piattaforma. Non è un addio ma un arrivederci altrove.

Nessun vittimismo e nessun martirologio: detesto entrambe le forme di autocommiserazione. Non è proprio il caso. Semplicemente è andata così: continuerò il mio lavoro altrove e come ogni inizio sarà un’opportunità per inventare cose nuove e nel tempo tentare nuove strade.

Non ha però rinunciato a lanciare una stoccata molto dura contro la politica e la sua forza poco lungimirante:

La politica tutta si sente legittimata dal risultato elettorale a comportarsi da proprietaria nei confronti della cosa pubblica con pochi riguardi per il bene comune e con una strabordante ingordigia. E non solo per quel che riguarda la televisione.

A questo si aggiunge la sensazione di esser considerato poco come professionista ma più come una presenza ingombrante all’interno dell’azienda. Anche se non rinnega quanto la Rai gli ha dato in questi 40 anni.

Negli anni scorsi ho sperimentato sulla mia pelle che cosa vuol dire essere adoperato come terreno di scontro senza alcuna possibilità di difesa se non quella dei risultati del proprio lavoro. Anche se servono a poco o a niente, soverchiati come sono dalla potenza di fuoco che ti viene scaricata addosso. La sensazione di essere merce pericolosa e non una risorsa della propria azienda non è gradevole. Il mio lavoro consiste nel fare televisione e non nel cercare un faticoso equilibrio con questo o quell’esponente politico a cui chiedere aiuto. Per fortuna non frequento nessuno e incontro Ministri ed esponenti di partito esclusivamente nello spazio pubblico della trasmissione che conduco. L’essere un irriducibile provinciale è sempre stata una salvezza.

La questione ha però fatto scattare la solidarietà di tanti colleghi tra cui una ‘Belva’ in particolare, la giornalista Francesca Fagnani che, in un’intervista a Vanity Fair, ha spiegato che la perdita di Fazio è solo per la Rai ma non per i telespettatori.

È una perdita per la Rai ma non per i telespettatori, per fortuna, che lo troveranno su un’altra rete. C’è ormai tanta offerta: chi sa lavorare non resterà mai fuori. In televisione c’è poco coraggio. E non dipende dai conduttori ma dai dirigenti che dovrebbero investire su volti nuovi e premiare più il merito delle parrocchie.