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Belve, Francesca Fagnani e quell’ospite scappato con la liberatoria

Belve, Francesca Fagnani e quell’ospite scappato con la liberatoria
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Grande fermento per la nuova stagione di Belve condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. Un appuntamento fisso per tre sere consecutive in seconda serata su Rai 2 per un mese intero. Tanti gli intervistati ma anche i no dei personaggi invitati.


Domani è previsto l’inizio della nuova stagione di Belve, condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. Molte le interviste che saranno concentrate tutte in un mese di programmazione dal martedì al giovedi come da decisione del direttore di Rai 2, Stefano Coletta. Una scelta dettata dallo svecchiare il canale e dal renderlo sempre più appetibile soprattutto ai giovani. Così Francesca si trova a gestire la seconda serata del secondo canale tra Stefano De Martino ed Alessandro Cattelan. Una beata fra gli uomini graffiante, con un format cucito su di sè e dove l’intervistato è bersagliato da domande spesso scomode. La prima puntata vedrà intervistati due pezzi grossi: Eva Robin’s, pseudonimo di Roberto Maurizio Coatti, e Wanna Marchi, la cui storia è attualmente visibile in documetario su Netflix dal titolo Wanna.

Belve: chi scappa, chi scompare e chi si rifiuta di esser intervistato

Ma non è sempre stato facile intervistare i personaggi invitati in trasmissione. In una recente intervista al Corriere della Sera, la Fagnani racconta quanto è accaduto con alcuni ospiti. Un esempio di ‘toccata e fuga’ è stato Massimo Ferrero, l’ex presidente della Sampdoria.

Alla fine mi chiede di tagliare una domanda e dico no. Diventa una furia, mi viene quasi addosso e si nasconde la liberatoria dentro la camicia, scappando. Io mi auguro che questa volta la Rai tenga il punto e la mandi in onda. Bisogna smettere di subire la prepotenza dell’ospite. Dobbiamo recuperare il senso di dignità del nostro mestiere. Tagli e altre richieste non si accettano.

A Ferrero si aggiunge la questione di Noemi Letizia: dopo i risultati elettorali, non si è più presentata nè ha dato spiegazioni. Non solo però sparizioni, anche ‘no’ decisi da insospettabili e soprattutto da due donne.

Due donne: Sabina Guzzanti che prese proprio male l’invito (mi disse: “le piacerebbe se la chiamassero belva”? ). E Daria Bignardi: da una che ha fatto Le Invasioni barbariche non me l’aspettavo.