Il tweet pubblicato qualche giorno fa da Nina Zilli ha scatenato un gran polverone sui social. Il popolo del web ci ha letto una stoccata contro Elodie ed è insorto contro la cantante di Piacenza. Quest’ultima è tornata sulla chiacchierata vicenda per fare chiarezza sulle proprie parole e smentire i gossip una volta per tutte.
Tutto è cominciato su Twitter, quando è apparso il polemico cinguettio della Zilli, all’anagrafe Maria Chiara Fraschetta. Poche parole, senza peli sulla lingua: “Rule n. 1, consiglio a chi volesse mai intraprendere la carriera da cantante e/o cantautrice, esci le canzoni belle, non la pheega!” Una coincidenza ha convinto i fan della Di Patrizi che nel mirino di Nina ci fosse proprio la cantante di Tribale. Elodie, infatti, negli stessi giorni, è finita al centro dell’attenzione per i suoi ultimi scatti, particolarmente audaci e provocanti, scelti per annunciare le nuove date del suo tour.
Nina Zilli punzecchia Elodie? La verità della cantante di Andromeda
Dopo che numerose testate hanno riportato la notizia – o presunta tale – dell’attacco di Nina Zilli nei confronti di Elodie, l’ex giudice di Italia’s got Talent si è sentita in dovere di rispondere alle ingiuste illazioni nei suoi confronti. Zilli ha smentito categoricamente di aver lanciato una frecciatina alla fidanzata di Andrea Iannone e ha chiarito nuovamente la propria posizione.
“Leggo che avrei attaccato Elodie? Ma siete pazzi? – ha tuonato l’artista – Sotto il primo tweet ho anche precisato ‘noto una tendenza mondiale che purtroppo produce musica orrenda e l’immagine prevale su tutto, mancando nel contenuto’. Complimenti alle testate che hanno inventato! Bravi. […] E magari mi chiederete scusa per avermi rivoltato addosso vagonate di odio?”.
Il cinguettio di Nina Zilli, dunque, non faceva in alcun modo riferimento alle foto sexy pubblicate recentemente da Elodie. Il suo era un appello, nato da una riflessione personale, a limitare la tendenza, da parte di chi fa musica, a puntare quasi tutto sull’immagine e troppo poco sulle qualità artistiche. “Non ce l’ho con nessuno, non polemizzo – ha continuato – Mi auguro che le nuove generazioni facciano meglio. La musica è pur sempre un’arte […] facciamola come si deve, non uniformiamoci al mondo maschilista, dimostrandoci le più maschiliste di tutte. Facciamoci valere per quel che produciamo artisticamente”.