E’ stata una settimana da dimenticare, per Fedez. Il rapper, venerdì 6 ottobre, è stato dimesso dal Fatebenefratelli di Milano, dov’era ricoverato da otto giorni. L’artista ha concesso un’intervista al Corriere Della Sera e, ai microfoni di Aldo Cazzulo, ha ripercorso il momento in cui tutto è cominciato. Non solo: ha parlato apertamente della propria salute mentale e, infine, affrontato uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi giorni. Vale a dire, lo stop della Rai alla sua ospitata a Belve, talk show di Rai 2 condotto da Francesca Fagnani.
Giovedì 28 settembre, com’è noto, il rapper è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia d’urgenza e oncologica a causa di due ulcere, che gli hanno causato un’emorragia interna. Nelle poche righe che il 33enne ha condiviso su Instagram all’indomani del ricovero, Federico ha ringraziato i dottori, che lo hanno salvato per il rotto della cuffia grazie a due trasfusioni. L’incubo, però, non era ancora finito. Un secondo episodio di sanguinamento si è verificato domenica 1 ottobre, riportando il cantante in sala operatoria e rendendo necessaria un’altra trasfusione.
Venerdì 6 ottobre, nel pomeriggio, il marito di Chiara Ferragni è stato dimesso. Il cauto ottimismo dei medici è stato ben riposto e gli esami ai quali il giudice di X Factor si è sottoposto hanno confermato che può tornare a casa. Una volta fuori dal reparto, blindato per via della folla di curiosi in attesa, Fedez ha dichiarato: “Volevo ringraziare tutta la struttura del Fatebenefratelli, il professor Zappa e soprattutto tutti i donatori di sangue. Cercherò in qualche modo di far accendere un riflettore su questo, perché senza i donatori di oggi non sarei qui“. Il dottor Marco Antonio Zappa, cui il cantante ha fatto riferimento, è il direttore del reparto di Chirurgia d’urgenza e oncologica.
Fedez, l’intervista senza filtri: “Ho sofferto di depressione acuta”
Al Corriere, Fedez ha raccontato nel dettaglio cos’è accaduto quel famoso 28 settembre, Il cantante stava per imbarcarsi su un volo diretto a Los Angeles quando lancinanti dolori addominali gli hanno fatto addirittura perdere i sensi.
Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull’oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita. Ero a casa, avevo messo a letto i bambini. Avevo già avuto cali di pressione, ne è arrivato uno più importante, e sono svenuto. Poi ho chiamato l’ambulanza. Ho passato la notte al pronto soccorso, e la mattina mi sono reso conto di avere la melena.
I medici sono intervenuti d’urgenza per fermare il sanguinamento delle ulcere. Nell’apprendere la triste notizia, in molti si sono subito chiesti se il malore sia in qualche modo collegato all’intervento che Fedez ha subito un anno e mezzo fa, per asportare il tumore al pancreas. La risposta del rapper in merito ha spiazzato. “E’ possibile che là dove ci sono le cuciture effettuate durante quell’intervento si siano formate delle ulcere. Ma in verità ho avuto altri problemi di salute quest’estate, tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi”.
A questo punto, Federico si è soffermato con onestà a raccontare tutte le difficoltà affrontate in seguito alla lotta al tumore. Quella tragica esperienza ha avuto importanti ripercussioni sulla salute mentale del giudice di X Factor, tra cui una depressione acuta.
Sostanzialmente molte malattie o disturbi di origine psicosomatica. Prima il fuoco di Sant’Antonio, poi forti gastriti da stress. Insomma, un generale stato di salute molto debilitato dallo stress. Lo stress è una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante.
E ancora: “Dopo la malattia ho avuto seri problemi di salute mentale. Ho attraversato una depressione acuta […] sfociata in attacco ipomaniacale. Arrivi completamente a perdere la lucidità. Dunque per curarmi ho iniziato ad assumere degli psicofarmaci, che però talvolta non sono privi di effetti collaterali. Allora per curare gli effetti collaterali di un farmaco ti prescrivono un altro farmaco, e così via. Il risultato è stato che balbettavo, tremavo, non riuscivo più a pensare lucidamente. Sono arrivato a un punto in cui ho dovuto smettere tutto di botto, avendo una cosa che si chiama effetto rebound”.
Oggi Fedez è seguito da uno psichiatra e uno psicoterapeuta e ha tentato anche le stimolazioni transcraniche, ovvero delle scosse elettromagnetiche al cervello.
Il caso Belve: “Non mi volevano, avrei parlato di…”
Capitolo Belve. Fedez aveva accettato l’invito della conduttrice del graffiante talk show di Rai 2. Tuttavia i vertici Rai hanno bloccato la sua ospitata. Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai è intervenuto ai microfoni de Il Corriere della Sera per svelare le ragione di questa drastica mossa. “La decisione – ha dichiarato al Corriere della Sera – è legata ad una valutazione di opportunità riferita alle ultime sue presenze in Rai, sia per il 1° maggio che per l’ultimo Sanremo, e ad affermazioni nei confronti dell’azienda che necessitano tempi ulteriori per ritrovarsi in un rapporto e clima diverso e più sereno”
Federico ha commentato la vicenda ammettendo di non aver affatto apprezzato il comunicato che Sergio ha diffuso proprio mentre lui era in ospedale.
Diciamo che non ero bene accetto. Non mi volevano. E hanno fatto un comunicato che ho trovato sinceramente spiacevole. Sa perché? Perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare. Ho trovato la cosa anche particolarmente poco attenta sul piano umano. E poi dalla Rai avevo imparato una cosa: quando vai su un palco a parlare di politici, alla Rai non piace perché non c’è il contraddittorio. Ma anche nel mio caso non c’è stato modo di avere un contraddittorio. Dunque prendo atto che è una regola unilaterale, che applicano solo quando pare a loro.
Il cantante ha colto l’occasione per ringraziare Francesca Fagnani, che si è schierata apertamente contro la presa di posizione della tv pubblica. “In ogni caso – ha concluso – sarei stato e sono disponibilissimo ad andare del tutto gratuitamente. Non ho carichi pendenti, non ho mai evaso le tasse, non ho busti di Mussolini in casa, ma comunque per loro non rientro nel codice etico”.