L’influencer e modella Giorgia Soleri è stata intervista da Le Iene su un tema controverso: l’accettare che anche le donne abbiano i peli e non debbano necessariamente piegarsi a una società che le vuole sempre depilate.
Questa è esattamente una polaroid della realtà in cui viviamo. Mi è doloroso pensare che siamo ancora a dire che se alzo le ascelle e ho i peli [esclamando] “Accettatemi”, la gente ride.
Mentre Giorgia mette in mostra i peli sulle gambe e sotto le ascelle, l’inviato Alessandro Onnis ne approfitta per chiedere quando ha iniziato a depilarsi.
Ho avuto i primi peli sotto le ascelle circa in quinta elementare e ho chiesto a mia mamma di farmi depilare. Mi ha risposto che ero troppo piccola, io mi sono sfregiata le ascelle con un rasoio e in quel momento mia madre ha detto: “ok ti porto a fare la ceretta”.
Giorgia Soleri nel mirino degli haters
L’idea della società che vuole le donne depilate integralmente va a scontrarsi con la realtà della crescita dei peli. La stessa Giorgia conferma, infatti, che si è astenuta da rapporti sessuali in quanto non era perfettamente depilata. Poi, con la scoperta del femminismo, ha capito che è possibile scegliere.
I corpi delle donne sono ancora oggi dei corpi su cui vengono combattute delle battaglie, di conseguenza le nostre scelte diventano politiche. Io ho detto basta. Smetto di depilarmi. Nonostante mi vergognassi, all’inizio. Io ho sempre odiato depilarmi. Perché per conformarci a questo standard arriviamo a farci del male?
Ci si chiede allora se la scelta di tenersi i peli dovesse essere fatta da una ragazzina: quali sarebbero le problematiche a cui andrebbe incontro?
Nel momento in cui distruggi gli standard di bellezza, decadono i motivi per cui questa ragazzina non viene accettata. Per questo che è così importante che ci siano delle persone che hanno una vita quotidiana e ce l’hanno con i peli.
Donna baffuta sempre piaciuta? A quanto pare, no. L’intervista, come si immaginava, ha scatenato una valanga di commenti e soprattutto da parte degli haters. Per cui oggi, su Instagram, Giorgia ha voluto ribadire la sua scelta.
Riflessione del giorno: se la gente si indignasse del mancato riconoscimento della vulvodinia e dell’endometriosi come si indigna per due peli sul corpo altrui, a quest’ora probabilmente avremmo già leggi e tutele per chi ne soffre.