Per ogni accusa ci sono sempre due campane da ascoltare: quella degli accusatori e quella dell’accusato. Stavolta è il turno di quest’ultimo, anzi quest’ultima, Laura Pausini. La cantante, nei giorni passati, si è trovata al centro delle polemiche per un episodio avvenuto mentre era ospite della trasmissione spagnola, El Hormiguero. Durante un quiz canoro, la challenge è cantare dei testi che contengano la parola “corazon” (cuore) al suo interno. Laura ha scelto alcuni brani spagnoli per poi approdare sulla musica nostrana con Cuore Matto di Little Tony. Il conduttore e gli altri ospiti però dichiarano di non conoscere la canzone ed iniziano ad intonare “Bella Ciao”. La Pausini però interviene che no, non la canta in quanto:
È una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche.
Di qui un fiume di polemiche da vari esponenti della politica sia spagnola che italiana.
Laura Pausini: “Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata”
A sua difesa nelle scorse ore la Pausini ha spiegato con un post su Twitter in doppia lingua – italiano e spagnolo – il suo rifiuto ad intonare quella canzone.
Volevo esporre il mio punto di vista dopo le polemiche di questi giorni. In una situazione televisiva estemporanea, leggera e di puro intrattenimento, ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loro. Come donna, prima che come artista, sono sempre stata per la libertà e i valori a essa legati. Aborro il fascismo e ogni forma di dittatura. La mia musica e la mia carriera hanno dimostrato i valori in cui credo da sempre. Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata in un momento di campagna elettorale così acceso e sgradevole, purtroppo non è stato così. Rispetto il mio pubblico e continuerò a farlo, con la libertà di scegliere come esprimermi.
Per la Pausini non è la prima volta che viene travolta dalle critiche, spesso fuori luogo.