Che sia stata una settimana difficile per tutto il mondo dello spettacolo è risaputo. La scomparsa di Maurizio Costanzo ha provato molti dei suoi colleghi, tra cui anche la zia più famosa d’Italia, Mara Venier. Non si contano più gli omaggi, i pensieri e i ricordi di tutti coloro che hanno avuto a che fare professionalmente ed umanamente con Maurizio. La stessa Venier, aveva iniziato la sua Domenica In senza la sigla, sostituendola con il motivo solo pianoforte del Maurizio Costanzo Show.
Poi durante la puntata aveva raccontato con gli ospiti presenti chi era Maurizio. In particolare dell’uomo, infatti, si sentiva molto vicina a Maria De Filippi, soprattutto come moglie rompiscatole. Tra attenzioni sul cibo, sulla dieta, le visite, il riposo entrambe hanno un modo identico di concepire la cura verso l’altro che definisce ‘l’essenziale ingrediente dell’amore’. Motivo per cui era nata una bella amicizia con entrambi che durava da anni.
Mara Venier: “Ho saputo cosa pensava di me. Mi si spezza il cuore”
Nell’intervista uscita in questi giorni su Gente, Mara racconta del suo rapporto con Maurizio. Ricorda che quando aveva 20 anni, prese un’epatite virale che la isolò in casa da sola per quaranta giorni. A farle compagnia durante questa lunga degenza fu proprio la voce di Costanzo che allora conduceva il programma radiofonico Buon Pomeriggio. Passano gli anni e finalmente Mara conosce Maurizio assieme all’ex Jerry Calà e al suo gruppo i Gatti di vicolo miracoli. Fu in una di queste occasioni che lo ringraziò per averla intrattenuta tempo prima.
Un affetto che era ampiamente ricambiato da Costanzo. In molti hanno raccontato alla Venier delle belle parole che spendeva nei suoi confronti. Per Mara è un pugno nello stomaco questa scoperta, che le fa sentire ancora di più l’assenza dell’amico e mentore.
L’ho sentito tre settimane fa, aveva la voce di sempre. Dopo la sua scomparsa molte persone a lui vicine mi hanno detto: ‘Non sai quanto bene ti voleva‘. Mi si spezza il cuore, anche io gli volevo bene. Nel nostro mestiere capita di incontrare tanta gente, ma solo con alcuni si stabilisce un rapporto di stima, umanità e affetto.
E a sentire molti, lui era uno dei pochi con cui effettivamente era possibile.