Questa sera martedì 5 marzo 2024 andrà in onda un nuovo film tv sulla vita di Margherita Hack, Margherita delle stelle. Ad interpretare la scienziata sarà l’attrice Cristiana Capotondi nel nuovo prodotto targato Rai uno. Scopriamo la storia dell’astrofisica italiana raccontata nel film di Giulio Base.
Questa sera martedì 5 marzo 2024 andrà in onda su Rai uno il film Margherita delle stelle per la regia di Giulio Base. Il biopic racconta la storia di Margherita Hack, la scienziata fiorentina scomparsa nel 2013 che nel film biografico verrà interpretata da Cristiana Capotondi. L’appuntamento è previsto per le 21.30 su Rai uno e in contemporanea streaming su Rai Play.
Margherita delle stelle, la trama del film di Cristiana Capotondi
Il film per la tv fa parte del ciclo dedicato alle grandi figure femminili che hanno scritto la storia e la cultura italiana. Margherita delle stelle è stato sceneggiato da Monica Zapelli con Taddia e resterà visibile sulla piattaforma di Rai Play gratuitamente. Co-prodotto da Rai Fiction e Minerva Pictures è liberamente ispirato al libro autobiografico scritto da Margherita Hack insieme a Federico Taddia, “Nove vite come i gatti”. La storia è quella di una bambina come tante che ha avuto la fortuna di avere due genitori, interpretati da Cesare Bocci e Sandra Ceccarelli, che le hanno insegnato i valori della libertà, della parità e della curiosità.
Margherita (Cristiana Capotondi) girava sempre per le sue campagne fiorentine in bicicletta e durante il ventennio fascista seguì il suo istinto, rischiando di farsi espellere dal liceo perché non riteneva che fosse giusto che la sua insegnante ebrea venisse cacciata. Anche da piccola la futura scienziata se ne fregava delle mode, di quello che pensavano gli altri. Preferisce lo sport e le gite in bicicletta alle serate mondane. Sposerà Aldo De Rosa, interpretato da Flavio Paranti, che era un suo amico fin dall’infanzia e poi è stato il compagno di una vita.
Da adolescente diventerà una giovane donna che si innamora del mondo delle stelle. A dispetto delle convenzioni dell’epoca e del ruolo della donna, riesce ad emergere in un mondo di soli uomini grazie alle sue abilità. Dopo dieci anni al centro Astronomico di Merate, si è scontrata con dinamiche del mondo accademico ma è riuscita a diventare la prima direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste. Cristiana Capotondi ha ammesso di aver accettato il ruolo ad occhi chiusi “perché si trattava di un progetto su una grande e geniale figura femminile“.
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