Poco più di un mese fa, Mediaset presentava i suoi palinsesti autunno-inverno per l’anno 2022 – 2023. Dati alla mano, la rete aveva ben retto al periodo difficile dovuto al Covid, riorganizzando l’occupazione e facendo grande attenzione al prodotto mandato in onda. Infatti dai dati, la prima serata di Canale 5 ha guadagnato 1 punto percentuale di share rispetto al 2019 mentre Italia Uno batte a mani basse la programmazione di Rai 2 su tutto l’arco della giornata.
L’entusiasmo iniziale della presentazione del palinsesto però si è scontrato con la realtà della situazione economica che vedrà proprio in autunno una grande crisi. Per questo motivo dai piani alti del Biscione, alcuni programmi hanno subito una modifica. Ridotti di durata quelli più costosi e sospese eventuali novità che non hanno una certezza di risultati e guadagni.
Mediaset modifica le sue scelte: coinvolti Michelle Hunziker, Enrico Papi, Piero Chiambretti e la Gialappa’s Band
Chi vede raddoppiato il suo impegno ed allungata la durata del programma è Alfonso Signorini con il suo Grande Fratello Vip 7. Sarà in onda due volte la settimana, il lunedì ed il venerdì e si protrarrà fino agli inizi del mese di maggio.
Sorte diversa per Michelle Impossible, la seconda stagione del programma di Michelle Hunziker sulla sua vita e carriera professionale. Sembra proprio che al momento sia stato messo tra i format rinviati a data da destinarsi. Stesso destino del varietà con bambini, Talentissimo Me, condotto da Piero Chiambretti attualmente slittato da Gennaio 2023.
A vedere qualche taglio è stato Enrico Papi con la sua edizione di Scherzi a Parte. Le puntate stabilite per questa stagione erano sei ma in vista di un’ottimizzazione del palinsesto, si scenderà a cinque. Unico punto interrogativo e a forte rischio cancellazione, è il ritorno della Gialappa’s Band con quattro puntate in prima serata su Canale 5 di Mai dire Gol.
Queste inoltre sarebbero solo alcune delle limature, infatti sono previste altre modifiche sempre nel settore intrattenimento. Salvo invece quello dell’informazione visti i costi decisamente inferiori.