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Mercante in Fiera: il format non chiuderà, parola dell’AD Roberto Sergio

Mercante in Fiera: il format non chiuderà, parola dell’AD Roberto Sergio
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I tanti titoli che sono apparsi sulla chiusura anticipata del Mercante in Fiera guidato da Pino Insegno ha costretto ad intervenire l’amministratore delegato della Rai, che ha smentito e ‘blindato’ il programma.


Se ne sono sentite di tutti i colori su Pino Insegno ed il suo Mercante in Fiera negli ultimi mesi. Prima non andava lui come conduttore: troppo sbilanciato su una parte politica, poi troppo raccomandato, infine troppo azzardato nelle sue esternazioni. Come quella di bollare l’ex collega Ainett Stephens come ‘un po’ troppo grande’ per proseguire nel suo ruolo di Gatta Nera. Ancora polemiche e poi la voce che c’è una nuova candidata al posto, l’argentina Candelaria Solorzano. Ma un video che la mostra rollare quella che non è una sigaretta, fa prendere di corsa le distanze alla RAI. Nel giro di due settimane è trovata la sostituta, l’ex Miss Italia 2022, Lavinia Abate.

Arginata la polemica sulle capacità di Insegno invitando coloro che hanno poca memoria a vedere il suo cv, e quella sulla Gatta Nera, il 25 settembre sono iniziate quelle sul format aggiornato al 2023. Ma sono state di lieve entità rispetto a quelle sugli ascolti. Tranne la prima puntata, che ha fatto il 3,4%, il resto della prima settimana non è andato oltre il 2%. A chi lo criticava, Insegno ha chiesto di attendere e dar modo al pubblico di scoprire che c’è un nuovo programma, per cui i conti si sarebbero dovuti fare dopo almeno due settimane di messa in onda.

Mercante in Fiera, l’AD Sergio: “Sono indignato per la violenza mediatica e preventiva”

Il tempo purtroppo non ha dato ragione al doppiatore, per cui in molti hanno gridato alla chiusura anticipata o ad uno spostamento di fascia oraria. Le critiche piovute non tengono in considerazione chi sono gli altri protagonisti della medesima fascia oraria: Reazione a Catena di Marco Liorni e Canale 5 da Caduta Libera di Gerry Scotti. Dei colossi del pre-serale.

Secondo quanto riportato oggi da Giuseppe Candela su Dagospia, il destino del Mercante in Fiera è stato già scritto. Chiusura anticipata anche per arginare i costi che potrebbero essere attorno ai 2 milioni di euro.

Il flop di ascolti de “Il Mercante in Fiera” ha messo in crisi i vertici di Viale Mazzini. […] I dirigenti avrebbero già concluso la pratica, optando per la cancellazione del game, il programma guidato dal meloniano Insegno è finito più volte sotto il 2%. In virtù anche dello strapotere del conduttore si cercheranno altre soluzioni, per un paio di settimane, prima della sentenza definitiva. E sul fronte costi? Ogni puntata del quiz di Rai2 costa alla Rai circa 32 mila euro, previste sulla carta 62 puntate. Totale? Attorno ai 2 milioni di euro. Costi e ascolti che richiedono intervento immediato.

A smentire questa voce è l’indignatissimo amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, in occasione della premiazione di Ceo for Life, premio dedicato ai migliori dirigenti impegnati nella sostenibilità.

Sono indignato per la violenza mediatica e preventiva nei confronti di Pino Insegno e del suo programma. Insegno ha una storia professionale di 40 anni, è un professionista serio, che ha accettato una sfida in una programmazione molto complessa. Voglio dare una notizia: il suo programma non viene chiuso, vari blog amplificano notizie false e questo è inaccettabile. Quindi non è TeleMeloni e Insegno continua la sua attività con Il mercante in fiera.

E i detrattori se ne dovranno fare una ragione.