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Mercante in Fiera, Pino Insegno si sfoga: “Sto male!”

Mercante in Fiera, Pino Insegno si sfoga: “Sto male!”
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Pino Insegno ospite di Pierluigi Diaco è tornato a parlare del clamore mediatico attorno al suo ritorno in Rai e al programma Mercante in Fiera.


Tempi duri per Pino Insegno ed il suo Mercante in Fiera. D’altronde sul conduttore le polemiche sono iniziate da quando la Rai ne ha annunciato il ritorno in video. Alcuni affermano che il ‘merito’ sia dell’antica amicizia – mai nascosta – che lo lega alla Premier Giorgia Meloni. Non tutti però ricordano che, di fatto, dalla Rai non se n’è mai andato. Forse la presenza sullo schermo si è ridimensionata con gli anni dopo la Premiata Ditta ma Insegno lavora dal 2019 per Rai Radio 2 nel programma Che anno è. Che giorno è e nel 2020 e 2021 ha condotto il programma Voice Anatomy.

Chi invece lo conosce bene, sa ad esempio, tra le tante cose che fa, che ogni anno, almeno due volte all’anno, organizza al Teatro Don Orione a Roma, ed in coppia o alternandosi con il fratello Claudio, spettacoli per la raccolta di fondi da devolvere in beneficienza. Oltre ad aver doppiato in tutti questi anni una sterminata varietà di film e cartoni animati. Infine, nel 2013 il recente scomparso Presidente Giorgio Napolitano, l’ha insignito del titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Perciò, dal punto di vista di curriculum, le raccomandazioni politiche sembrano essere decisamente superflue. Il problema che, invece, sta emergendo è l’aver ‘riesumato’ il Mercante in Fiera ed averlo brutalmente decurtato di 15 min per inserirlo in una fascia affollata di programmi fortissimi. Ovvero tra Rai 1 con Reazione a Catena di Marco Liorni e Canale 5 con Caduta Libera di Gerry Scotti che superano i 2 milioni di spettatori con facilità. Per cui è intuibile che gli ascolti non siano brillanti dopo la prima puntata che aveva raggiunto il 3.4% di share. E’ pur vero che, con il finale di settimana si sono ripresi soffermandosi sul 2.4% e 400mila spettatori.

Mercante in Fiera, Pino Insegno controbatte alle critiche: “Puoi dire che non ti è piaciuto il programma, non attaccarlo a priori”

Ospite ieri a BellaMa nell’intervista con Pierluigi Diaco, Insegno ha espresso il suo dispiacere per i continui attacchi sia sulla professionalità che sul programma.

Sto male perché le critiche non sono mirate. Inizi un programma e sembra che aspettino che vada male. Io gliel’ho detto, parlate di me in maniera fasulla, fate vedere ascolti sbagliati. Puoi dire che non ti è piaciuto il programma, non attaccarlo a priori. […] Per una scelta che io ho operato in campo politico e sociale invece che considerare me per quello che sono, per i successi, vanno a criticare qualcosa che non conoscono di me. Io dalla televisione sono sparito, perché? Se è accaduto non è perché io non sia bravo, ma per altri motivi, la meritocrazia esiste nel teatro, ma non in tv.

Per Insegno un programma nuovo che dia i risultati previsti, deve avere almeno due settimane di ‘gestazione’ prima che il pubblico sia a conoscenza della sua esistenza e corra a vederlo. Nelle ultime ore LaPresse ha lanciato l’indiscrezione che i vertici Rai stiano pensando ad ‘interventi editoriali’ sul programma. Possiamo solo augurarci che la prossima settimana sia di gran lunga migliore dell’attuale.