Il cantautore Morgan è stato ospite a Ciao Maschio ed ha ricordato cos’era successo durante il Sanremo 2020 tra lui e Bugo. Secondo le sue dichiarazione per più di dieci anni il cantante l’avrebbe pregato di partecipare al Festival insieme perché sognava di essere famoso. Le sue dichiarazioni sono decisamente sorprendenti.
Morgan, cosa successe a Sanremo 2020 con Bugo: “Mi pregò”
Nelle ultime ore Morgan è stato ospite a Ciao Maschio da Nunzia De Girolamo e si è raccontato a 360 gradi, raccontando dei dettagli del suo passato che non aveva mai avuto il coraggio di svelare prima e tornando a parlare del Festival di Sanremo 2020, al quale ha partecipato insieme a Bugo. La partecipazione dei due, con annesso litigio pubblico, creò un vero e proprio caso mediatico.
Secondo quanto rivelato da Marco Castoldi fu proprio Bugo a implorarlo di partecipare al Festival di Sanremo insieme.
Mi ha pregato per 10 anni di fare Sanremo perché voleva diventare famoso, io ero suo amico e dissi ok. Una volta andato sul palco mi ha fatto lo sgarbo. Quel signore ha scavalcato la linea che io conosco. Ho cantato con persone di un livello artistico eccezionale, io non mi sono mai messo davanti a loro. Lui non mi ha rispettato
Il cantautore ha rivelato che si è trovato in una posizione difficile in cui si è sentito sfruttato. Proprio per questo motivo è andato sul palco e ha messo le cose in chiaro. “Io scrivo le cose in diretta, lo dissi anche a lui: ‘Sei voluto venire a Sanremo chiedendomi se ti facevo da cavallo di troia, adesso mi stai umiliando’“, ha rincarato la dose. E ancora: “Dovresti ringraziare il cielo se stai sul palco e me che ti ci ho portato dentro“.
A quattro anni dalla lite al Festival di Sanremo 2020 Castoldi e Bugo non sono riusciti a risolvere i loro dissapori. Il loro è stato un epilogo finito male, con l’abbandono in diretta dal palco e con il testo modificato del brano “Sincero“. Lo scorso 20 febbraio la loro lite è arrivata nell’aula del Tribunale di Imperia dove Cristian Bugatti ha denunciato Morgan per diffamazione proprio per quel testo, colpevole di aver “gravemente compromesso la sua reputazione e il suo lavoro“. L’artista ha rifiutato le scuse e i 3.000 euro proposti come risarcimento ed ha preannunciato che non lascerà la presa finché non avrà vinto la battaglia.