Marta Anna Borucinska è una giovane e vulcanica attrice romana, però, come si evince dal cognome, di origini polacche. Il personaggio che interpreta in Un Posto al Sole, Ida, ha le sue stesse origini, ma, come la Borucinska ci ha confessato, lei in realtà non conosce la Polonia che sta raccontando nella soap opera di Rai 3. Con il suo personaggio, in fin dei conti, ha poco o niente in comune, forse soltanto la tenacia. Infatti, Ida è persino troppo “bloccata” e “timorosa” a parer suo… anche se ben presto potrebbe stupirci. Ecco che cos’altro ci ha svelato Marta Anna Borucinska nel corso dell’intervista che le abbiamo fatto.
Un Posto al Sole, Marta Anna Borucinska: “Ida, ora vai a vedere che cosa c’è là fuori”
Ho letto sul tuo profilo Instagram delle poesie che hai scritto tu. Una finisce così: “Quando la saluto le dico Bianca cosa vuoi fare da grande? Ancora non so. Fai quello che ti piace”. Tu sei riuscita o stai riuscendo a fare quello che ti piace nella vita?
A parte che quella è una poesia nata da un fatto vero. La bambina si chiamava Bianca e tra l’altro era carina perché anche io portavo gli occhialetti quando ero piccola. Mi ha proprio fatto tenerezza, perché mi ci sono rivista. Diciamo che, secondo me, nella vita la vera fortuna è quando quello che vuoi fare coincide con quello che puoi fare. L’Accademia mi ha aperto la strada su questo mondo e su quello che questo mondo comporta, ovvero che è un po’ una “lotteria”. Sono state tante le volte in cui non ho potuto fare quello che volevo. Ho dovuto fare la cameriera, l’università, ero iscritta ad Economia, ma l’ho odiata. E non venendo da una famiglia ricchissima e non avendo chissà che contatti inizialmente, la mia paura era quella, che non potessi fare quello che volevo. Ma in realtà fino ad oggi non ho mai mollato. Alla fine non riesci a mollare una cosa, se ti piace. Adesso è uno di quei momenti in cui vivo facendo quello che mi piace, recitando e scrivendo. E mi rendo conto che è una fortuna.
E al momento reciti in Un Posto al Sole, dove interpreti Ida. Sapresti dirmi un pregio ed un difetto che secondo te la rappresentano al meglio?
Forse Ida ha comunque della tenacia. È una ragazza che ha molte responsabilità ed ha una realtà difficile che sembra le debba impedire di fare quello che vuole, ossia stare con suo figlio e vivere in Italia. Quando vieni da una realtà difficile, devi dirti che hai la forza di uscirne, e lei il coraggio di dirselo ce l’ha. Un difetto? È troppo bloccata. Dovrebbe guardare oltre. Se cercasse di migliorare la sua vita, non soltanto per il figlio, starebbero meglio tutti, anche il figlio. È un po’ timorosa.
Ti rivedi in lei? Oppure la senti molto distante da te?
La sento molto distante. Non riesco a trovare nulla in comune con lei, se non questa forza di lottare per quello che si vuole nonostante ti remi contro qualsiasi cosa ed anche a costo di farlo da sola. Lei prende i soldi e fa il viaggio, e non per forza cerca degli alleati, cerca di farcela da sola. In questo mi ci rivedo. Anche il tipo di origine polacca è molto lontana dalla mia. Io non la conosco la Polonia che sto raccontando in realtà. Una realtà così povera e chiusa mentalmente non l’ho mai incontrata in Polonia. Quindi non riesco ad empatizzare, perché mi sento molto diversa. Però il cuore che ci mette nel tentativo di farcela, questo sì.
Abbiamo conosciuto Ida come una madre disperata, per la separazione dal figlioletto, ma anche forte, perché determinata a riprenderselo. In futuro avremo modo di conoscerla sotto un’altra veste, magari quella di donna innamorata, vista la vicinanza con Diego, oppure quella di donna in carriera, visto che si metterà alla ricerca di un vero e proprio lavoro?
Sì. Nel futuro sicuramente la vedremo diversa. Si sbottonerà un po’, grazie a Diego e anche grazie al lavoro, che in realtà sono cose collegate. Lei non fa mai passi troppo grossi. I piccoli passi che fa le permetteranno intanto di affacciarsi e vedere che cosa c’è subito dietro la porta. Non farà dei grandi passi nell’immediato, però uscirà di casa. Non la vedremo più solo come una mamma disperata, concentrata solo sul figlio.
Questo personaggio ci stupirà in futuro?
Sì. Posso dire che in realtà adesso stiamo girando delle scene che sicuramente il pubblico non si aspetta di vedere, in positivo e in negativo. La vicenda non è ancora semplice, non è ancora risolta. Ci saranno sicuramente dei colpi di scena.
Immagina che Ida sia la tua migliore amica; che consiglio ti sentiresti di darle?
Le direi: “Adesso che hai la tranquillità di stare a casa dei Ferri, che sei lontana dal tuo Paese, dopo tutto quello che hai vissuto, cerca di volere di più per te stessa, come hai voluto di più per tuo figlio quando l’hai – purtroppo – venduto. Cerca di non sbagliare più. Se i Ferri sono disposti a pagarti l’università o un corso, cerca di formarti in modo tale che ti si apra una strada lavorativa. Perché è importante il lavoro che fai, per te e per tuo figlio. A prescindere da tutti gli amori che puoi incontrare, vai a vedere che c’è là fuori una volta che ti sei lasciata alle spalle quella realtà difficile da cui vieni.
Tu invece che cosa ti auguri per il tuo futuro?
Io mi auguro di continuare ad essere sorpresa in positivo dalla mia vita. La mia vita è sempre stata un collage di sorprese. A gennaio stavo lavorando per Belve, poi ho fatto Un Posto al Sole, poi sono finita alla partita di Istanbul, perché a volte lavoro con i diplomatici. Il laboratorio, la scrittura. Questo mi fa pagare un prezzo alto di ansia, perché non ho la serenità di un lavoro fisso e tranquillo, e quello mi manca; però, se la mia vita deve continuare ad essere un cumulo di sorprese, che siano positive, per quanto possibile. Soprattutto in ambito lavorativo. Spero di continuare ogni tanto a “vincere la lotteria” rispetto a quello che mi piace fare, che penso sia la fortuna più grande. Per me ora fare il lavoro che mi piace è veramente la cosa più importante.
C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che ti piacerebbe dire?
No, perché è bello che sia uscita fuori la cosa a cui tengo di più. Quando ho parlato con quella bambina (ndr. prima domanda), ma anche quando parlo con le mie amiche, o in generale con le persone che incontro, spesso finisco con il parlare delle passioni. Per me scrivere e recitare sono delle “ossessioni”. Per me, ad esempio, andare al cinema è curativo. E alla fine è un regalo. Pensare di poter far parte di questo, anche facendo Un Posto al Sole, è bello. Io so che se tu hai avuto una giornata difficile, stai cucinando e metti Un Posto al Sole, per te è un attimo in cui stacchi la testa. Questo potere del cinema e della televisione mi ha sempre commossa. È giusto fare quello che vuoi, e nel mio caso quello che voglio sono sicura che sia partecipare a raccontare storie. Pensare che le persone dedichino del tempo ad ascoltare storie inventate da altre persone mi ha sempre affascinato e commosso.
Un Posto al Sole, la longeva soap opera partenopea, va in onda dal lunedì al venerdì alle 20:45 su Rai 3.