Uomini e Donne, Gemma Galgani col cuore a pezzi per l’ex: “Quando vidi Giorgio che…”

Nell’ultimo numero del magazine di Uomini e Donne, Gemma Galgani, nella rubrica dedicata alla sua vita, ha raccontato nuovi episodi e nuovi ricordi delle sue esperienze nello studio di Canale Cinque. In particolar modo, ha raccontato di quando ha incontrato per la prima volta Giorgio Manetti.

Il suo è stato un vero e proprio colpo di fulmine per il nuovo cavaliere appena entrato a far parte del parterre. Ecco che cosa ha raccontato qui di seguito.

Uomini e Donne, Gemma Galgani ricorda il suo primo incontro con Giorgio

Nella rubrica dedicata alla sua vita, pubblicata sul magazine del dating show di Canale Cinque, Gemma Galgani nell’ultimo numero ha raccontato del primo incontro con Giorgio Manetti.

Ecco che cosa ha detto: “Era esattamente il dodici gennaio duemila quindici, quando Maria fece sedere al centro studio tre uomini. Appena entrati a far parte del parterre maschile per presentarsi e raccontare qualcosa di sé. Tra loro un viso caruccio che, a tratti, assumeva quasi espressioni fanciullesche. Ma con uno sguardo deciso e sicuro di sé. Insomma non vedevo l’ora di sentirne anche la voce. Dopo interminabili minuti, finalmente fu il suo turno: «Mi chiamo Giorgio e vengo da Firenze…». Pure toscano pensai. E, si sa, con me i toscani hanno una corsia preferenziale! E poi anche bello, affascinante ma riservato, un po’sulle sue, una parlantina simpatica e con quel forte accento a me tanto caro“.

Ha poi continuato: “Diceva che non era lì per cercare una donna per l’avventura di una notte. Dato che quello lo poteva fare facilmente anche fuori dal programma. Ma voleva conoscere una compagna con cui intraprendere un cammino insieme. Insomma, man mano che parlava, sentivo i miei occhi trasformarsi in cuoricini palpitanti! Ed ecco che, mentre cercavo di serbare in me stessa un giudizio negativo su Giorgio, per essersi indirizzato a Barbara, più giovane di vent’anni rispetto a me, ricevetti una telefonata dalla redazione per comunicarmi che Giorgio – si proprio Giorgio – aveva chiesto la possibilità di lasciarmi il suo numero di cellulare. Incredula, esterrefatta e a dir poco sorpresa che quel signore tanto elegante e sicuro di sé avesse pensato alla sottoscritta, Accettai il suo numero senza nemmeno sapere in quel momento se avrei avuto la forza di chiamarlo. Quando mi telefonò, ecco la voce di Giorgio. Suadente e decisa allo stesso tempo, con quell’accento toscano a me tanto caro“.

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